| Musa e ispiratrice dei poeti per gli uni, mangiatrice d'uomini e sesso vorace per gli altri, quest'inquietante personaggio femminile continua ad occupare un posto di rilievo non solo quale fonte significativa della cultura tedesca e europea a cavallo fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo ma costituisce nella riproposizione della «questione femminile» un'espressione individualissima della nuova presa di coscienza e della rivendicazione della propria autonomia di donna contro l'oppressione della cultura patriarcale. Di origine aristocratica, cresciuta in Russia, di madre lingua tedesca si ribella contro i meccanismi coercitivi della società rifiutando la chiesa, il matrimonio, inteso come ghetto, il ruolo di madre. Intrecciando giovanissima, una relazione con il suo mentore, un pastore olandese, fa inscenare una cresima-beffa dal tenore sacrilego e si occupa della filosofia di Kant e Hegel. Viaggiando per l'Europa rivendica la propria libertà intellettuale e sessuale capovolgendo la passività della donna da oggetto prescelto in soggetto scegliente. Contorniata da una 'corte' di filosofi e intellettuali, gioca con estrema spregiudicatezza il suo ruolo di musa-seduttrice. Legata a Nietzsche, amante di Rilke, moglie di uno studioso iranista, amica di Freud rappresenta da un lato la continuazione della mistica femminile e dall'altro la ricerca di una identità autonoma e positiva per la donna. |