| Quest'opera è il risultato di un insieme di indagini condotte a Orgosolo a varie riprese dal 1950 al 1954, già pubblicata con notevole successo in lingua francese, russa, tedesca, inglese e cinese. In Italia invece questo lavoro ha avuto finora vita assai difficile e travagliata e solo ora, dopo più di venti anni dalla sua parziale comparsa sulla rivista «Nuovi Argomenti», ne viene offerta al lettore italiano una versione integrale. Il 9 novembre 1954 all'uscita dell'Inchiesta su Orgosolo l'allora ministro dell'Interno Scelba denunciò all'autorità giudiziaria Franco Cagnetta con i direttori della rivista, Alberto Moravia e Alberto Carocci, per «reato di vilipendio delle forze armate» e «pubblicazione di notizie atte a turbare l'ordine pubblico». Dovevano passare quasi due anni prima che il Tribunale di Roma dichiarasse «non doversi promuovere l'azione penale» e ordinasse «la trasmissione degli atti in archivio». Ma l'inchiesta, anche se per scarsità di tiratura e per gli effetti del sequestro, divenne immediatamente introvabile; sollevò un rumore ed un'eco immediati sulla stampa italiana ed in Parlamento dove fu definita da Nenni «la più terrificante che sia comparsa negli ultimi sessant'anni». Tale eco ritrovò risonanza nel 1961 quando il film di Vittorio De Seta ad essa ispirato fu premiato alla Biennale di Venezia. Ma al di là delle singolari vicende, che hanno conferito a quest'opera una certa popolarità, a noi preme sottolineare che essa nasce negli anni drammatici del dopoguerra durante i quali l'Italia, tagliata fuori dall'isolamento fascista, riscopriva la cultura europea ed americana e si inseriva in quel movimento culturale che sollevò le tradizionali e modeste ricerche di folklore al livello di una interpretazione antropologica. |