| Nè i costi, nè le superstizioni richieste agli atleti e neppure l' enorme sforzo burocratico come tale possono costituire per se stessi il punto di partenza per una critica alle Olimnpiadi che sia significativa sul piano politico e su quello sociologico. Partendo dal programma del barone Pierre de Coubertin, fondatore del movimento olimpico e filofofo positivista, Ulrike Prokop, sociologa della scuola di Francoforte e allieva di Theodor W. Adorno, si propone di esaminare quali meccanismi politici e sociologici dello sport portino alla restaurazione della "comunità nazionale" da parte di burocrazie statali ed economiche e di larghi strati della popolazione. |