Eruzioni di idee all’alba del secolo digitale
Settimana della cultura 27 aprile 2010, Milano
Abbiamo del Far West la visione romantica (e magari anche drammatica) dei primi coloni che arrivavano e si insediavano in quei territori incontaminati e smisurati. Poi dev’essere velocemente subentrato l’inferno: la ferrovia, i villaggi che diventavano città, la speculazione, la corruzione, gli avventurieri, il malaffare… Così nel Far Web.
Prima, pochi coloni romantici, qualche povero editorello scampato ai Cheyenne della PDE, qualche abile gestore di casinò on demand, insomma un paradiso da Tom Dooly. Poi di colpo tutti scoprono che anche nel Far Web si possono fare buoni affari e arriva la fiumana: produttori di hardware, venditori ambulanti di devices, distributori di manuali smaterializzati su come si guadagna con la compravendita di immobili, postini in veste di distributori digitali… I finanzieditori di città mandano in avanscoperta faccendieri e avvocati per tastare il terreno e metter pegno sulle situazioni più appetitose.
Tutto cambia nel web perché tutto possa rimanere immutato come nell’analogico: distribuire costerà sempre il 50% e il pricing del digitale imiterà quello cartaceo benchè non ci sia più da pagare carta stampa legatura libraio e via cantando la vecchia canzone dell’IVS, l’Imposta sul Valore Sottratto. Non una proposta, non uno straccio di Associazione confindustriale che si premuri di predisporre una Costituente della filiera editoriale, non un Osservatorio della Galassia libro digitale…
* E allora: ecco un gruppettino di amici che si ritrovano domani lunedì 26 aprile al Vega di Venezia – sotto l’ala protettrice di Monica Centanni (IUAV) e di Valerio Eletti (La Sapienza) – per tentare di mettere in piedi un “e-Book Consortium”. Per far che? Quello che altri non fanno. L’approccio alla lettura sta cambiando molto rapidamente come l’accesso alle informazioni; sta cambiando il concetto stesso di libro, di copyright e di editoria. Alcuni nuovi concetti si sono affacciati come la ‘coda lunga’, la ‘freenomics’, l’’open access’ (dichiarazione di Berlino) e lo straordinario fenomeno dei social network hanno ancora una volta messo in crisi e diviso i punti di vista degli editori, degli investitori, degli stessi lettori.
* Ecco l’ipotesi di dar vita a un polo di ricerca e sviluppo intorno alle questioni della lettura e della trasformazione digitale del libro e della conoscenza e dell’accessibilità massima garantita.
* Ecco l’idea di monitorare tutte le iniziative emergenti in ordine alle piattaforme distribuitive di contenuti digitali e in ordine ai nuovi devices prodotti e commercializzati.
* Ecco il progetto di un Osservatorio Permanente, che collabori attivamente con le eventuali fiere o Book Camp che si organizzano sul territorio.
* Ecco l’intenzione di favorire lo studio di nuove forme di tutela del diritto d’autore, chiamando a raccolta gli esperti e i giuristi specializzati (avvocati e docenti di diritto privato e internazionale) non escludendo l’ipotesi di giungere a formulare concrete proposte legislative da sottoporre ai vari Governi europei.
* E ancora, ecco la coscienza della necessità di tenere stretti contatti con il mondo Bibliotecario come canale fisiologicamente privilegiato di diffusione dei contenuti culturalmente rilevanti e spingerlo nella direzione sia del Prestito che della Vendita dei contenuti digitali (vedi MediaLibrary Online) e soprattutto verso la digitalizzazione e la diffusione su scala mondiale dei capolavori librari (Codici, incunaboli, libri rari e preziosi) conservati nelle nostre Biblioteche.
E a proposito di mondo Bibliotecario, a Milano la Regione Lombardia convoca per martedì 27, nell’ambito della Settimana della Cultura, alla Braidense, un piccolo Gotha di studiosi per dibattere su come si conserva il digitale; e la Sovrintendente Ornella Foglieni “apre” al mondo editoriale chiedendo al sottoscritto la relazione allegata che i più volonterosi potranno scaricare e i più temerari addirittura leggere.
Insomma, sommovimenti, bradisismi, piccole eruzioni di idee per contrastare la colonizzazione selvaggia di questo splendido e affascinante Far Web, all’alba del Secolo digitale.