| Essendo questa la mia quarta uscita pubblica, credo di avere capito ormai cosa pensano i lettori dei miei libri. Tutti dicono che in essi c’è ritmo, c’è sostanza, c’è stile, c’è insomma tutto ciò che un autore potrebbe desiderare di avere, ma purtroppo, (si affrettano ad aggiungere), gli argomenti di cui mi occupo non sono particolarmente allettanti. Che devo fare? Gioire per i complimenti? Deprìmermi per le critiche? Cambiare genere letterario, (cioè tradire le mie Muse), per andare incontro ai gusti del pubblico? Non ci penso nemmeno. In realtà io ho già ricevuto il riconoscimento più gradito allorché alcuni lettori ebbero, (bontà loro), la gentilezza di definirmi poeta. (...) Non so se sarete così pazienti da leggere il mio libro fino all’ultima pagina, ma se assaggerete anche soltanto qualche brano qua e là, sapete qual è la lode che vorrei sentirmi fare da voi? Che la melodia delle mie parole vi è piaciuta, che la mia voce è stata carezzevole per le vostre orecchie. Non mi offenderò, credetemi, se mi direte di non aver condiviso neanche una delle mie idee. |