| L’immenso e multiforme, ancora misterioso, patrimonio mitico della Grecia antica ispira e dà materia a forme d’arte diverse: il teatro e la pittura vascolare. Ma quali sono i legami che connettono le raffigurazioni a soggetto mitologico ai miti rappresentati sulla scena? Scene dal mito ripercorre un lungo cammino di ricerca che, come la questione omerica, attraversa due secoli di storia degli studi e ha diviso filologi e storici dell’arte: “logocentrici” versus “iconocentrici”, gli uni a difendere il primato della parola, gli altri la libertà delle immagini rispetto alla tirannia del testo. In questo volume indagini testuali e analisi iconografiche si intrecciano e si sovrappongono, ora affermando e ora mettendo in discussione le relazioni tra testo teatrale e messa in scena, tra l’immaginario mitico condiviso e le diverse espressioni artistiche che al mito danno forme, colori e parole. Il gioco ermeneutico è messo alla prova su alcuni casi di studio esemplari: figure e testi riferiti ai miti di Medea, Niobe, Laocoonte. Nato dall’interazione tra le ricerche del grande studioso di Oxford, Oliver Taplin (Pots & Plays, Los Angeles 2007), e il Seminario Pots&Plays, promosso dal Centro studi classicA di Venezia, itinerante tra Pisa, Pavia, Siracusa, Oxford, il libro raccoglie, oltre ai contributi dello stesso Taplin, saggi di Giovanni Cerri, Alessandro Grilli, Ludovico Rebaudo, Giulia Bordignon, Monica Centanni, Chiara Licitra, Marilena Nuzzi, Alessandra Pedersoli, Simona Garipoli, Silvia Galasso, Fabio Lo Piparo. |