| Questa pubblicazione raccoglie una serie di riflessioni, teoriche e cliniche, su un periodo dello sviluppo fisico e psichico delicato e complesso: l’entrata nella pubertà ed il suo corrispettivo psichico. Può accadere, che l’uscita dall’infanzia e l’incontro con le trasformazioni puberali e le esigenze pulsionali, impauriscano il giovane, lo inibiscano, creando forti ed insuperabili impasse, che il ragazzo può decidere di affrontare oppure no, anche scegliendo la via sintomatica, appunto un disturbo alimentare, come soluzione. In un inquadramento diagnostico orientato dalla psicoanalisi, anoressia, bulimia e obesità, non si riducono solo ad una sindrome caratterizzata da una costellazione specifica di disturbi del comportamento e della cognizione. Con riferimento alla lezione freudiana, lo sguardo clinico tiene ferma come bussola la convinzione che, quando un soggetto manifesta un disagio, veicola dei sensi, porta cioè sempre con sé qualcosa che funziona come una sorta di campanello d’allarme, di spia, che va interrogato. Mangiare tutto o rifiutare il cibo sono i due poli estremi che inscenano un aspetto dia-logico tra domanda e risposta, sovente innescando un terreno di scontro. Questo ed altri temi hanno animato il dibattito della giornata di studi Aiuto sto crescendo! Riflessioni sulle specificità e i disagi del periodo preadolescenziale, tenutasi a Milano il 10 Ottobre 2014, di cui questa pubblicazione raccoglie gli Atti, promossa dall’Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus. |