| “L’Italia si è ormai attestata come paese d’immigrazione e la quotidianità politica e culturale della società italiana è sempre più animata dalle migrazioni contemporanee. Per comprendere i processi sociali che tutto ciò comporta è necessario prendere in considerazione sia le esperienze degli immigrati che quelle degli italiani nelle diverse dimensioni che caratterizzano i processi di inclusione e di esclusione. Questo tipo di bifocalità attraversa quasi tutti i capitoli di questo testo che discutono di volta in volta, le politiche delle identità e delle differenze oltre alle politiche d’accoglienza, le molteplici e ambivalenti esperienze di lavoro, la partecipazione sociale e sindacale, le trasformazioni urbane, le diverse organizzazioni dei migranti e le loro interazioni con il tessuto associativo ed istituzionale del contesto d’approdo come le varie connessioni transnazionali intrattenute con il contesto d’origine. Queste linee di ricerca confluiscono in un percorso in cui si analizza la continua costruzione di confini, tra culture dominate e culture dominanti, tra integrazione e prima accoglienza, tra autoctoni e stranieri, tra “noi” e “loro”, con uno stile e una predisposizione piuttosto comune all’analisi antropologica: prendere sul serio le persone, le loro relazioni sociali e i loro modi di interpretare ed agire nel mutevole contesto in cui vivono. |