| Dopo il successo inaspettato del primo volume, sollecitato da amici e concittadini, l’autore non ha potuto esimermi dal far avanzare la moviola dei ricordi di tutte le figure di leontini che costellano la sua memoria. Scorrono così davanti agli occhi del lettore la biografia del portalettere di San Leo, la macabra storia dello scheletro di casa Santucci, i fatti che hanno segnato il percorso di ogni abitante di quella che, non a caso, si chiama “Città di San Leo”: un mondo. Riaffiorano i buffi soprannomi, le occupazioni, le parentele, i volti di chi se ne è andato per lavoro e di chi è tornato per trascorrere in pace la vecchiaia. E se il ricordo non è completo l’immaginazione del lettore potrà fare il resto, guidata dalle immagini in bianco e nero di un tempo che aleggia tra leggenda e realtà. |