| Gli itinerari culturali nascono dall’esigenza di riunificare e ricontestualizzare aspetti del patrimonio culturale che si sono progressivamente allontanati dalla loro unità originaria, sono stati separati dal territorio nel quale erano nati e dalle funzioni per le quali erano stati prodotti. La costruzione degli itinerari contribuisce a un ampliamento e a un approfondimento della definizione stessa di patrimonio culturale. Costruire un itinerario significa prima di tutto dare un rilievo primario al paesaggio, che non a caso ha ricevuto dal nuovo Codice un pieno riconoscimento come bene culturale. Ma non basta: significa prendere in considerazione, accanto ai tradizionali beni artistici, architettonici e archeologici, aspetti dell’identità locale e nazionale quali le risorse e le tradizioni enogastronomiche, l’artigianato e le produzioni tipiche locali, le feste popolari e i riti religiosi. È auspicabile che – così come la grande produzione di riflessioni e di testi sui musei ha sicuramente contribuito a migliorare l’offerta nei confronti del pubblico – qualcosa di analogo avvenga nei confronti del patrimonio diffuso nel territorio, per il quale non a caso si tende a usare l’espressione figurata di “museo diffuso”. Questo libro vuol essere un contributo in questa direzione. |