| Che Rimini abbia una lunga storia lo possiamo sapere dai libri; ma che sia una “storia lunga” – con la sua interminabile serie di cadute e riprese, splendori e oblii, certezze ed equivoci – solo due autori come i nostri potevano testimoniarlo. L’inossidabile penna di Liliano Faenza, probabilmente il massimo conoscitore delle vicende storiche e politiche della città, non risparmia nessuna occupazione straniera, nessun condottiero, nemmeno santi e re, e partendo dalla colonia romana che fu Rimini va, dritto alla meta come un giavellotto, fino al 1946, quando “governano i comunisti”. E il suo racconto – arricchito da finestre che approfondiscono un punto o raccontano una curiosità, dal “doppio sogno” di Cesare e Fellini alle albergatrici antropofaghe, solo per citare… – riesce ad essere così anche una galleria dei personaggi che hanno fatto la storia della città e della gente che l’ha vissuta.
Books will tell us that Rimini has a long history, but only two writers, like the ones we chose, could have provided such lively accounts of such an unending sequence of ups and downs, splendours and neglect, certainties and ambiguities. Liliano Faenza, who is probably the leading expert on the town’s history and politics, provides a brilliant, merciless picture of foreign occupations, war lords, even saints and kings. Taking as his starting point the Roman colony of Rimini, he drives relentlessly on to his target, up to 1946, when “the communists were in charge”. And his account – further developed by inserts, which also contain curious anecdotes, from the “double dream” of Caesar and Fellini to the two female cannibal innkeepers, to mention just two examples – also manages to take on the role of a long gallery of characters who contributed so much to the town’s history and that of its inhabitants over the centuries. |