La versione digitale di questa colossale fonte di contenuti onirici che hanno a che vedere con quella materia incandescente che chiamiamo creatività, rimanda ovviamente alla dimensione cartacea del grande Libro dei Sogni di Federico Fellini – di cui si vagheggiava da decenni – edito nel 2007 per i tipi della Rizzoli RCS. La scelta adottata allora fu quella di privilegiare l’aspetto visivo di questi fogli, riprodotti al vivo, non a caso secondo un criterio fac-similare, nello stesso ordine in cui erano stati conservati, in due tomi e alcuni “fogli sparsi”. Aver privilegiato questo aspetto – stante il contenuto per definizione sessuale di ogni sogno – ha finito col trasformare Il libro in una sorta di fumettone erotico, quasi a convalidare il luogo comune (vero solo in parte) di un Fellini maniacalmente attratto da donnone tettute e culone… Al pari della calligrafia felliniana analizzata in appendice da Silvia Lazzari – precisa ma piena di rabbiose cancellature rese necessarie dalla impellente necessità di rincorrere con le parole una materia tanto evanescente – così anche i disegni del risveglio appaiono il più delle volte non solo frettolosi per le identiche ragioni, ma quasi freudianamente regrediti, “segnacci di sogni” come acutamente commenta un grande semiologo come Paolo Fabbri nella sua postfazione. Il Libro dei sogni è, invece, prima di tutto, un libro di narrazione dell’inconscio. Ed è davvero entusiasmante scoprire come i sogni – tutti i sogni – abbiano dei veri e propri “stili narrativi” – come dimostra Piero Meldini – strettamente collegati con la personalità del sognatore. Questa versione digitale mette immediatamente a confronto la narrazione onirica di Fellini – praticamente un “testo a fronte” – con le tavole che la illustrano. Riorganizzato in tre grandi “tappe creative” di riferimento, (1960/1964, 1965/1970, 1973/1990) questo trentennio di sogni sarà una fonte inesauribile di ricerca per i futuri cultori della psicologia del profondo ma soprattutto per gli appassionati di cinema (la cui presenza si manifesta ormai ovunque nella rete, su scala planetaria, data la notorietà di Fellini, come spiega Delia Tasso). Accanto al dipanarsi diacronico dei sogni, non sfuggiranno infatti alcuni inevitabili echi e rimandi, a ricordarci che i sogni di Fellini ci interessano prevalentemente perché il sognatore e il disegnatore che si/ci narra il suo inconscio è, prima di tutto, un grande regista. Come tutti sanno, i formati digitali in cui è reso fruibile questo eBook hanno una straordinaria caratteristica, quella di poter effettuare ricerche testuali al suo interno. Digitando cioè una parola chiave, un nome, nella finestra di ricerca, si trovano tutte le pagine – i contesti – dove quella parola è presente. Si può così tentare di spiegare le cose felliniane con altre cose felliniane (“Fellinianibus felliniania, comparantes”): un gioco di infiniti “rimandi” ad altri contesti per la propria personalissima ricerca. Una sorta di lavoro redazionale e di scavo collettivo che potrebbe crescere in rete aggiornandosi all’infinito per un libro cangiante e fuggitivo, “disperso” fra i mille libri “dispersi” che gli sono dedicati nel mondo intero e che piacerebbe molto, crediamo, allo stesso Fellini.
I tre volumi contengono i testi:
PREFAZIONE • L'inconscio digitale di Federico Fellini Mario Guaraldi
APPENDICI • Segnacci di sogno Paolo Fabbri • Stili narrativi dei sogni: la trama aperta di Fellini Piero Meldini • Fellini al femminile: i sogni attraverso la scrittura Silvia Lazzari • Ritorni e navigazioni: le fortune e le sfortune di Fellini nel web Delia Tasso • Topolino, Giulietta e Federico M.G. • Fellini Oniricon in Second Life Livio Mondini (aka Livio Korobase) • Filmografia • Indice dei nomi
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